Elena, Sara, Cesare. Tre personaggi alle prese con la diversità, in tutti i modi in cui essa può essere intesa. Tre anime in lotta con i pregiudizi della società, con l'ipocrisia, la violenza ferina e gratuita. L'omosessualità e la pretesa etero di detenere il monopolio dei valori e della famiglia. La falsa speranza di accettarsi e di piacere di più facendo uso di droga e violentando il proprio corpo davanti allo specchio. L'essere innocenti vittime della crudeltà altrui solo perché deboli e indifesi. Nelle parole di Tiziana Pisani si evince il reale interesse verso tutti coloro che, pur essendoci, si sentono trasparenti, esseri immaginari cui nulla è permesso, neanche vivere. Ma che immaginari non sono, tutt'altro.